Impariamo a conoscere le uova








Salve amici,

oggi vi parlerò dell'uovo di gallina, non dal punto di vista nutrizionale o della freschezza, bensì della differenza dei tipi di allevamento da cui provengono.

E sì, perchè  fare attenzione a ciò che mangiamo vuol dire a volte anche ragionare su cosa mangia la fonte del nostro cibo, in questo caso la gallina.

Partiamo col dire che tutte le uova comuni che noi acquistiamo al supermercato riportano per legge sul guscio, oltre la data di scadenza e la provenienza geografica, dei codici alfanumerici dallo 0 al 3.
Magari molti non ci avranno fatto caso, né si saranno interrogati sul loro significato, ma è bene, al contrario, prestarvi attenzione. Questi codici, infatti, sono gli indicatori del tipo di allevamento, e, nello specifico:
  • lo "0" indica l'allevamento, all'aria e a terra, di galline nutrite con mangimi biologici;
  • l' "1" l'allevamento all'aria e a terra, senza l'impiego di mangimi biologici;
  • il "2" l'allevamento a terra, ma in capannoni;
  • il "3" l'allevamento in gabbie.

Inutile dire che sarebbe da preferire, laddove possibile, sempre l'uovo biologico, ma che differenza effettiva c'è tra gli altri codici? O meglio, il tipo di allevamento incide in qualche modo sul prodotto finale, sui suoi valori nutrizionali e sulla sua qualità?

Sicuramente l'allevamento in gabbie è un tipo di allevamento industriale ed intensivo, ed è quello che riesce a far fronte meglio alle esigenze di mercato.
Alle galline vengono spesso somministrati ormoni, o, ancor peggio, antibiotici per la prevenzione e la cura di patologie che trovano terreno fertile in quegli ambienti ristetti (in media 4/5 galline in uno spazio equiparabile a poco più di un foglio A4) e malsani. Quegli stessi antibiotici veicolano inevitabilmente nelle uova (un po' come avviene per le mucche sottoposte a mungitura intensiva con conseguente sviluppo di mastiti).
Ovviamente sono quelle che hanno più mercato (circa il 70%, non contando le gabbie illegali!!)), dato il prezzo più basso.

Discorso quasi analogo per l'allevamento a terra, dove quel "terra" sta per il pavimento del capannone, in cui le galline sono sì libere di razzolare, ma nutrendosi di mangimi artificiali.
Mangimi a volte dubbi, se pensiamo allo scandalo delle uova alla diossina in Germania ed Olanda!!

Facile quindi trarre le conclusioni: orientatevi sempre verso le uova di tipo "0" o "1", più sane e più genuine. 

Non date credito a quelle false convinzioni secondo cui se il guscio dell'uovo è più chiaro, l'uovo è più genuino. Il colore del guscio d'uovo è solo una questione genetica!!

Tutt' al più potremmo basarci, per avere un effettivo riscontro  una volta acquistatele, sul colore del tuorlo, che, se arancione scuro, sarà quasi sempre indice di mangimi naturali (una gallina ruspante si nutre infatti, in genere, di cibi più pigmentati).

Dedichiamo qualche minuto in più alla nostra spesa, leggiamo sempre bene le etichette, e non lasciamoci fuorviare da packaging invitanti e da diciture ambigue sulle confezioni.

Ne guadagneremo in salute e non saranno quei 40/50 centesimi in più a stravolgere il nostro portafoglio!

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